13. Giugno 2023

Le generazioni future non hanno alcun peso a Berna – il Consiglio nazionale respinge l’iniziativa sulle pensioni senza un controprogetto nonostante il rinvio in commissione della scorsa settimana. Il Consiglio nazionale si è dimostrato incapace di fare riforme in un anno di elezioni: la paura ha trionfato sulla ragione. Il Parlamento sta così infrangendo la solidarietà intergenerazionale e rompendo con l’idea di base del nostro sistema pensionistico: vede il muro in arrivo, ma non vuole prendere contromisure per evitare di schiantarsi. La maggioranza del Parlamento condanna così l’AVS.

Dopo che lunedì pomeriggio la Commissione per le politiche sociali non ha adempiuto alle proprie responsabilità e non è riuscita a trovare un accordo sul contenuto di una controproposta, il Consiglio nazionale ha respinto definitivamente l’iniziativa sulle pensioni. Il Parlamento si è così dimostrato incapace di fare riforme. È noto che l’AVS ha un problema di finanziamento: Come dimostrano le ultime statistiche dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali, l’AVS finirà in rosso. Tuttavia, né il Parlamento né il Consiglio federale stanno lavorando a soluzioni. La paura di perdere elettori o punti nelle classifiche di popolarità è troppo grande. Chiunque, come il Parlamento, non faccia nulla per salvaguardare la nostra previdenza per la vecchiaia, si rende il becchino dell’AVS. Il Parlamento accetta invece il fatto che chi non ha ancora raggiunto l’età di pensionamento non riceverà più una rendita AVS. Il vantaggio per la maggioranza parlamentare è che le generazioni future non potranno ancora votare. A causa dei cambiamenti demografici, con il sistema attuale non possiamo garantire le nostre pensioni a lungo termine. Il cambiamento è in arrivo: il nostro sistema pensionistico non è semplicemente progettato per questo cambiamento. Sessant’anni fa, sei lavoratori finanziavano un pensionato. Oggi sono solo tre e tra dieci anni saranno solo due: questo errore del sistema deve essere corretto. Le soluzioni non cadono dal cielo, ma devono essere elaborate dai politici. Tuttavia, la maggioranza del Parlamento sembra agire secondo il principio della speranza. Il problema è aggravato dal fatto che la generazione del baby boom andrà presto in pensione: nei prossimi dieci anni ci sarà più di un milione di pensionati in più. L’aumento del numero di occupati non sarà assolutamente sufficiente ad ammortizzare la situazione. L’iniziativa sulle pensioni parte da dove sorge il problema. Adatta l’età di pensionamento per tutti i sessi a 66 anni entro il 2033 e la collega all’aspettativa di vita. Con l’iniziativa sulle pensioni, possiamo garantire le nostre pensioni a lungo termine e in modo sostenibile, anche per le generazioni future.

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